È tutta mattina che seguo le vendite di autovetture su Ebay, l’annuncio di Renzi di vendere il parco auto della presidenza del Consiglio mi ha intrigato. Comprare l’auto che fu della Bindi, di Di Pietro, di Tremonti e Prestigiacomo, mi attira. A dire il vero, mi chiedo perché continuino a comprare e vendere macchine (e poi la Fiat va a Detroit). Sarebbe più esemplare se l’auto usata da Renzi fosse una di quelle confiscate a Provenzano. Il premier che va a sbafo sull’auto delle cosche. Istruttivo. Anzi, le darei a tutti i parlamentari 5 stelle così non la menano più sui rimborsi. Finalmente un atto anticasta.
Ma la cosa che più stupisce di questi giorni è un’altra: la gara ad affossare Renzi da parte del Pd. Con continui attacchi motivati da questioni assolutamente irrilevanti o secondarie (quote rosa e simili). La tiritera del vecchio potere, accompagnato spesso dalle lagne dei giornali di sistema, è asfissiante. Renzi è il diavolo da abbattere e si usano per giustificare la “non-nobile” battaglia motivi anche opposti a tutti i ragionamenti che, per anni, sono stati cavalli di battaglia della sinistra. Sembra che l’importante non sia la realtà, il dramma della situazione del nostro paese, ma la disfida con il premier.
Agguati, tensioni, battaglie, cecchinaggio, imboscate; solo termini da guerra non per cambiare l’Italia, ma per distruggere Renzi.
Ora, noi non stravediamo particolarmente per Matteo, ma vederlo così triturato dai poteri (politici, giornalistici, sindacali) che per anni abbiamo combattuto, ci dispiace.
Certo, pensare di essere tutelati nel mondo dalla Mogherini e dalla pedonauta Pinotti, ci fa impressione, ma sfanculare Scalfari e la vecchia sinistra (perpetua ripetizione di sé stessa e causa prima del deserto) ci ringalluzzisce. Matteo, fai qualcosa anche per noi! Fagli vedere che sono morti e noi ci crederemo. Fai qualcosa di sinistra, fai qualcosa di destra, insomma fai qualcosa e aspettiamo anche qualche settimana in più.
